mercoledì 15 settembre 2010

... in fondo TRE...nta è un numero perfetto ...




... correre il rischio di diventare leggermente diversi da se stessi ...



"E cosa c'è di bello nella coppia scusa?"


"La complicità, il senso di appartenenza. A me, per esempio, piace conoscere una persona a memoria"


"Come ti piace conoscere una persona a memoria? E la routine? La monotonia? Che cos'hanno de bello?"


"No, non parlo di routine o monotonia, ma di sapere a memoria una persona. Non so come spiegartelo, è come quando studi le poesie a scuola, in quel senso intendo a memoria"

"Questa non l'ho capita"
"Ma si dai, come una poesia. Sai come si dice in inglese studiare a memoria? By heart, col cuore. Anche in francese si dice par coeur... ecco, in questo senso intendo. Conoscere una persona a memoria, significa, come quando ripeti una poesia, prendere anche un po' di quel ritmo che le appartiene. Una poesia, come una persona, ha dei tempi suoi. Per cui conoscere una persona a memoria significa sincronizzare i battiti del proprio cuore con i suoi, farsi penetrare dal suo ritmo. Ecco, questo mi piace. Mi piace stare con una persona intimamente perché vuol dire correre il rischio di diventare leggermente diversi da se stessi. Alterarsi un po'. Perché non è essere se stessi che mi affascina in un rapporto a due, ma avere il coraggio di essere anche altro da sé. Che poi è quel te stesso che non conoscerai mai. A me piace amare una persona e conoscerla a memoria come una poesia, perché come una poesia non la si può comprendere mai fino in fondo. Infatti ho capito che amando non conoscerai altro che te stesso. Il massimo che puoi capire dell'altro è il massimo che puoi capire di te stesso. Per questo entrare intimamente in relazione con una persona è importante, perché diventa un viaggio conoscitivo esistenziale". 

(tratto da "il giorno in più" di Fabio Volo)



... volare ...




"Se tracci col gesso una riga sul pavimento, è altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle funi. Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso. 

Se fai finta che la fune non è altro che un disegno fatto col gesso e l’aria intorno è il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi del mondo. 

Ciò che conta è tutto dentro di noi; da fuori nessuno ci può aiutare. 
Non essere in guerra con se stessi, vivere d’amore e d’accordo con se stessi: allora tutto diventa possibile. 
Non solo camminare su una fune, ma anche volare.” 

(Hermann Hesse)