martedì 31 maggio 2011

... il senso di nausea: che senso ha? ...



In questi giorni mi perseguita una nausea persistente, fin dal mattino...oggi in modo particolare, il senso di nausea è più forte. Che senso ha questa nausea? Ho sempre pensato che alcuni malesseri fisici affondino radici in qualcosa di più profondo, qualcosa che viviamo dentro di noi o intorno a noi. E' come se il nostro corpo ci dicesse: "Ehi fermati! Non ti rendi conto di quello che ti sta accadendo?" 
Sull'onta di questo pensiero, proprio ora riflettevo ho il senso di nausea, ma che senso ha questa nausea?
Credo di essere "nauseata" da tutto, da chi mi circonda, dalle persone ipocrite, da chi cerca di fregarti in ogni momento, da chi ti prende in giro e pensa di poterlo continuare a fare, da chi sfrutta il tuo lavoro, insomma da tutto ciò che mi circonda e da tutte le persone che mi circondano. 
Sarà per questo che la solitudine sembra a volte darmi conforto. E' come se in quei momenti di solitudine non dovessi avere a che fare con ciò che non mi va e che sta intorno a me, come se non dovessi necessariamente relazionarmi con qualcosa o con qualcuno e in tal modo non vedessi ciò che non mi va. 
Della serie fermate il mondo voglio scendere!!! E' questo il mio senso di nausea ...
Momenti di disintossicazione insomma, che tuttavia, non riescono a sortire l'effetto sperato, perchè il mondo c'è e continua a girare e per quanto io voglia scendere non posso farlo. 
Devo stare qui. 
Qual è dunque la soluzione? Forse è accettare che il mondo perfetto non esiste e che questo è quello che c'è è con questo che bisogna convivere, accettandone i limiti. 
Detto così sembra che sia un tunnel da cui non si riesca ad uscire!!! Beh non so se questo tunnel ha un'uscita, sono intenzionata a credere, almeno in parte, che ci sia un'uscita, nel frattempo, visto che questo è il tunnel (questo è il mondo con cui abbiamo a che fare e non possiamo cambiarlo dall'oggi al domani - non esistono le bacchette magiche purtroppo!)  beh ti puoi adoperare per arredarlo al meglio, ovvero per mettere linee di confine molto nette, tenendo lontano ciò che non ti sta bene, che non ti va, che ti soffoca, cerca di annientare te, la tua testa, il tuo pensiero e il tuo corpo. 
Insomma costruire i muri di confine dove vuoi tu, come vuoi tu e nel modo e nel tempo in cui vuoi tu ...

2 commenti:

  1. Ti ho scoperta x caso...
    anche io credo, come te, che qualunque tipo di malanno attecchisca le sue radici nell'inconscio e sia rivelatore di qualche altra cosa...c'è anche una causa psicologica, insomma.
    Anche io amo la solitudine e piuttosto che circondarmi di persone false ed invidiose preferisco, di gran lunga, stare sola o meglio, stare senza.
    Sono molto schietta e preferisco far pulizia di cose e persone inutili. La vità è una, il mondo è questo non ci resta che...ESSERE NOI STESSI FINO IN FONDO. Vivere come meglio si può.

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  2. E' proprio così, cara Ninfa...dobbiamo sforzarci di essere noi stessi fino in fondo e scrollarci di dosso quelle zavorre che ci fanno essere altro da noi, che ci fanno stare male ... Spesso siamo abituati fin da piccoli ad assecondare chi ci sta intorno o quello che ci accade, come se rifiutandolo o definendoci in altro modo potremmo distruggere qualcosa un equilibrio cosmico che è tutt'altro che equilibrio... quindi ben venga la definizione, la rottura, la consapevolezza di ciò che ci accade e l'ascolto di quei sintomi fisici che spesso sono solo un segnale di qualcosa che stride dentro di noi...
    ;)

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